Bosco di cerri della Reggia di Carditello intitolato a don Peppe Diana

Bosco di cerri della Reggia di Carditello intitolato a don Peppe Diana. Alla cerimonia, i familiari ed il testimone dell’omicidio, Augusto Di Meo.

Fino ad un anno fa era pieno di rovi e anche di rifiuti ma poi la riqualificazione, grazie anche alla collaborazione con Sma, lo ha restituito alla giusta dignità. Per il bosco di cerri della Reggia di Carditello mancava solo una intitolazione, un nome che potesse richiamare il senso identitario del riscatto. Quel nome non poteva che essere di don Peppe Diana che da 25 anni, tanti sono trascorsi dalla sua uccisione per mano della camorra, guida un nuovo cammino di cittadinanza attiva.

La cerimonia ufficiale e formale si terrà domani il 15 dicembre alle ore 9.30 ed in memoria di Don Peppe Diana, con i familiari ed il testimone dell’omicidio, Augusto Di Meo. Per l’intitolazione del bosco di cerri dei Borbone ci saranno anche tanti volontari, soci cooperatori ed associazioni. In prima linea la cooperativa Il Cardo che gestisce alcuni spazi ed attività della Reggia borbonica. Una grande area pic-nic, aperta a famiglie e bambini, simbolo della natura che non si arrende e che restituisce alla comunità un luogo di pace ed una terra di lavoro. Presenti anche i familiari di Don Peppe Diana ed il testimone dell’omicidio Augusto Di Meo. “Siamo felici e onorati – spiega Valerio Taglione, presidente del Comitato Don Peppe Diana – Carditello è un luogo molto caro a Don Diana perché in quelle campagne ha trascorso anche una parte della sua giovinezza e perché alla terra e alla natura, ci teneva in modo particolare anche come scout. L’iniziativa è il segno tangibile di una storia che non si disperde e che restituisce forza ed energia ad altri che sono venuti e che verranno”.

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