La Whirlpool ha ritirato la procedura di cessione per lo stabilimento di Napoli.
I 420 operai della Whirlpool sono in presidio dal maggio scorso quando è cominciata la loro avventura di protesta e continueranno a rimanere vigili fino a quando, assicurano dalla fabbrica di via Argine a Napoli, «non ci sarà un piano a lungo termine che riporti investimenti e la linea produttiva in attività come prima». “Non è una vittoria, è uno spiraglio di luce che ci spinge a lottare ancora di più e con più forza perché questo ci fa capire- affermano gli operai dello stabilimento napoletano – che non dobbiamo mollare fino a quando non avremo una sicurezza a lungo termine”. “Il nostro motto è “Napoli non molla”. Dobbiamo dare inizio a una nuova storia perché se vinciamo questa battaglia vuol dire che Napoli ha vinto contro una multinazionale”
Per il Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, che per primo ne ha dato la notizia “è un primo passo che ci consente di sederci a un tavolo per risolvere definitivamente i problemi di quello stabilimento. Su questa vertenza il Governo ci ha messo la faccia. Abbiamo ottenuto un importante risultato. Ora ci sono le condizioni – ha detto ancora – per sederci a un tavolo con le parti sociali per provare a trovare una soluzione industriale anche con un impegno del Governo per lo stabilimento”. “Era un primo passo fondamentale altrimenti la procedura di cessione avrebbe comportato o la cessione a un’altra attività industriale che era difficile da accettare o a una procedura di licenziamento collettivo. L’abbiamo ottenuto – ha concluso – grazie all’impegno dei lavoratori, alla loro compattezza e alla loro manifesta volontà di lavorare in quello stabilimento. E’ un primo passo ma era fondamentale farlo”.