Vittime innocenti, memoria per Coviello e Pagano riparte dal loro lavoro

Paolo Coviello e Pasquale Pagano, vittime innocenti della camorra a Casal di Principe, le iniziative riavvolgono il nastro dei ricordi e la memoria riparte dal loro lavoro.

L’obiettivo è rendere omaggio a due padri di famiglia che se il 26 febbraio del 1992 non fossero stati uccisi dalla camorra, per uno scambio di persona, avrebbero avuto tutta una vita da vivere. Paolo Coviello e Pasquale Pagano furono uccisi da innocenti dal clan dei Casalesi e il Comitato don Peppe Diana insieme a Libera Caserta, per farne memoria hanno deciso di riavvolgere il nastro dei ricordi partendo dal loro lavoro.

La storia di Paolo Coviello che al momento dell’omicidio aveva 63 anni, sarà conosciuta, studiata ed elaborata dagli studenti della scuola secondaria di primo grado dell’istituto Comprensivo Calderisi di Villa di Briano guidato dalla dirigente Emelde Melucci. Il percorso di memoria nella scuola in cui ha vissuto per anni conquistandosi l’affetto di docenti e dei colleghi, avverrà a partire dal 26 febbraio nell’ambito del progetto ‘A Piccoli Passi’ curato dalle docenti Marcella De Santis e Lina Ingannato. “Un’iniziativa che ha un significato particolare sia per il cammino di consapevolezza che faranno gli studenti e sia perché d’accordo con la preside e le docenti, a conclusione del percorso installeremo una targa commemorativa a testimonianza di quanto abbiamo vissuto”, annuncia Salvatore Cuoci coordinatore del Comitato don Peppe Diana.

Pasquale Pagano, ucciso quando aveva solo 36 anni, era un commerciante e gestiva un bar nel quale trascorreva la maggior parte del suo tempo regalando sempre un sorriso ai suoi clienti. È proprio a partire da questa immagine che il Comitato don Peppe Diana ed il coordinamento provinciale di Libera Caserta hanno deciso di invitare tutti quelli che lo vorranno a dedicargli un pensiero nel momento del caffè, postando sui social una foto con l’hashtag #uncaffèperpagano. Sarà come incontrarlo ancora una volta e parlargli tra un caffè e l’altro del tempo trascorso. L’idea vuole essere un omaggio ad un giovane padre di famiglia ricordandolo e facendolo conoscere così come era in vita.

La memoria di Paolo Coviello e Pasquale Pagano intende anche denunciare ancora una volta, l’importanza del riconoscimento dello status di vittime innocenti da parte degli Uffici del Ministero dell’Interno. I familiari, nonostante i tanti anni trascorsi attendono che sia scritta la conclusione per affermare giustizia.

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