Il consigliere regionale Vincenzo Viglione del Movimento Cinque stelle contro la politica degli inceneritoristi. La replica di Nappi
L’industria dell’incenerimento
“Dopo la sentenza con cui la Corte di giustizia europea nei giorni scorsi ha bocciato sonoramente le politiche inceneritoriste previste dal cosiddetto decreto #SbloccaItalia di renziana memoria e la rivoluzione avviata dal nostro governo con la firma del primo decreto #EndOfWaste da parte del nostro ministro dell’Ambiente Sergio Costa, sulla strada verso la gestione sostenibile del ciclo dei rifiuti urbani piomba la controffensiva degli signori dell’incenerimento. Con tanto di foto di un impianto che sembra costruito con i mattoncini Lego, piazzata al centro della prima pagina di oggi de “Il Sole 24 Ore” e accompagnata dal titolone “Con gli inceneritori meno tasse per 700 milioni” infatti, l’industria dell’incenerimento lancia la sua campagna propagandistica utilizzando il solito spauracchio dell’incremento della tassa sui rifiuti per intimorire i cittadini giustamente preoccupati quando si parla di tasse, soprattutto sui rifiuti”. Lo scrive il consigliere regionale Vincenzo Viglione in un post sulla sua pagina Fb.
Polveri sottili vomitate nell’aria
“Mai una parola – sottolinea ancora Viglione – sulle enormi quantità delle pericolosissime polveri sottili vomitate nell’aria da questi impianti, sulle difficoltà di smaltimento dei rifiuti speciali da smaltire a seguito dell’incenerimento come le ceneri e i fanghi prodotti dalle acque di raffreddamento delle stesse ceneri. Mai un riferimento alle reale (in)sostenibilità ambientale di un processo universalmente superato e in via di abbandono grazie ai grandi passi in avanti compiuti sulla via dell’economia circolare”.
Spazzatura a casa di De Luca
“Caro Viglione quando a settembre scoppierà l’emergenza rifiuti per lo stop dell’inceneritore di Acerra, la gente porterà la spazzatura a casa di De Luca, che ha impedito di realizzare un nuovo impianto ecologico e sicuro, e di tutti i benpensanti chic e finto-ambientalisti che non muovono un dito per risolvere i problemi. Invece di ricognitori, droni, tavole rotonde e monitoraggi, in Campania bisogna mettere mano al disinquinamento delle falde acquifere. Bisogna intervenire sul ciclo dei rifiuti in modo radicale. Investendo su strutture all’avanguardia, non strumentalizzando e facendo cattiva pubblicità alle vere politiche di tutela e salvaguardia dell’ambiente. Altrimenti ci ritroveremo di nuovo tra le fiamme di cassonetti e sacchetti bruciati in strada dalla rabbia di chi ha bisogno di risposte”. E’ quanto si legge in una nota del vice coordinatore della Campania di Forza Italia e presidente dell’associazione Nord e Sud Severino Nappi.