Teverola, Carinaro e Gricignano d’Aversa al voto dopo la fine anticipata del mandato elettorale

In tre comuni dell’agro aversano, si andrà al voto dopo la scadenza anticipata del mandato elettorale. A Carinaro, Teverola e Gricignano d’Aversa, i rispettivi sindaci sono stati mandati a casa prima di concludere la propria esperienza amministrativa.

Nell’agro aversano si ritorna al voto in tre comuni, dove le amministrazioni comunali sono decadute prima della scadenza naturale del mandato. Il caso più eclatante è sicuramente quello di Gricignano d’Aversa, dove il neo eletto sindaco Vincenzo Santagata, è stato mandato a casa lo scorso mese di ottobre ad appena cinque mesi dall’ elezione. Aveva vinto sbaragliando l’avversario Andrea Aquilante e ad appoggiarlo c’era l’area dell’ex primo cittadino Andrea Lettieri, rappresentata dal figlio Vittorio Lettieri. Saranno Lettieri junior e Santagata a contendersi la fascia tricolore. Con Lettieri saranno candidati anche molti esponenti di “Uniti si può fare”, compresi l’ex sindaco Andrea Moretti e l’ex consigliere di opposizione Carmine Della Gatta. E’ in pausa di riflessione al momento Andrea Aquilante, che all’ultima competizione si era candidato alla guida di “Uniti si può fare”.

A Carinaro ancora senza sfidante l’ex sindaco Dell’Aprovitola

Non si sa ancora invece chi fronteggerà l’ex sindaco di Carinaro, Annamaria Dell’Aprovitola, mandata a casa dalle dimissioni dell’opposizione e di tre consiglieri di maggioranza. A Carinaro si sarebbe dovuto votare proprio nel 2019, ma Dell’Aprovitola, che si riproporrà al suo elettorato, non è riuscita a concludere il mandato. Fra gli avversari non è ancora chiaro chi sarà a sfidarla, sebbene siano in fermento, ognuno per la propria parte, i politici che fanno riferimento all’ex sindaco Mario Masi e al capo uscente dell’opposizione Giuseppe Barbato.

Teverola al voto dopo la “congiura di Ferragosto”

Anche a Teverola si ritornerà alle urne in modo anticipato, dopo la cosiddetta “ congiura di Ferragosto” (così ribattezzata dall’ex sindaco Dario Di Matteo, mandato a casa) che vide le dimissioni di nove consiglieri comunali il 14 agosto. Di Matteo si ricandiderà alla guida della coalizione Teverola città fertile, e ha già attuato nell’ ultimo mese la campagna social “Teverola città ferita”, sottolineando tutti i risultati che secondo lui sarebbero stati interrotti dalla fine dell’esperienza amministrativa. Ieri invece ha lanciato l’appello ai cittadini, chiedendo di invitare lui e i componenti della sua squadra a casa per un caffè. “Un modo per illustrare il nostro progetto”, ha scritto su Facebook.

Intanto la campagna elettorale di Tommaso Barbato, ex vicesindaco di Di Matteo, che era partita lo scorso mese di dicembre, con l’inaugurazione della sede del movimento “Futura” e l’annuncio della sua candidatura a sindaco, ha subito una battuta di arresto. Il suo nome non è più dato per scontato, visto che in atto c’è la costruzione di un accordo con il gruppo “Per Teverola”, che fa riferimento al consigliere regionale Stefano Graziano. La scelta di chi andrà a guidare la formazione che dovesse nascere dall’accordo, non è detto che, alla conclusione degli incontri, ricada su Barbato e l’ipotesi ha già suscitato qualche dissenso, tanto che l’ultima assemblea organizzata per definire le condizioni di un percorso comune, è stata disertata da alcuni dei principali sostenitori di Futura. Gennaro Caserta, ex presidente del consiglio, commenta che “adesso siamo nella fase di condivisione di linee programmatiche e di una visione della città, un attimo dopo si parlerà di nomi per la carica di sindaco, ma resa ovvio che per Futura il candidato in pole position resti Barbato”. Alle elezioni del 2015 Barbato è stato il primo eletto e appare difficile, al momento, che possa fare un passo indietro, anche perché questo significherebbe rinnegare annunci e passi compiuti finora. In attesa di concludere l’iter del confronto con “Per Teverola”, Futura intanto continua il tour nelle varie aree del territorio, con l’obiettivo di raccogliere le idee dei cittadini attraverso la compilazione di un modulo. Altro candidato alla carica di sindaco sarà Biagio Lusini, figura storica del panorama politico, che al momento non si sbottona sui nomi di chi lo andrà a sostenere. “Non sono autorizzato a parlare dai miei, almeno al momento”, ha affermato in più occasioni. Ma chi sono i “suoi”? Per ora non è dato saperlo, c’è anche chi insinua che abbia qualche difficoltà a costruire la lista, ma al suo fianco non dovrebbero mancare alcuni degli amministratori dei decenni passati e qualche ex consigliere di opposizione. Va avanti per la sua strada, non aperto ad accordi con altri, Francesco D’Auria, che ha promosso la nascita del gruppo “Noi per voi”, costituito esclusivamente da persone che non hanno partecipato alla vita amministrativa degli ultimi anni.

 

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