Il 2 aprile sarà la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo e la settimana ad Aversa, in provincia di Caserta, parte con una proposta delle associazioni rivolta alla città. Per aiutare le persone affette da autismo, l’invito è rendere Aversa “una Città blu”.
di Tina Cioffo
Facciamo diventare Aversa “una Città blu”. L’idea arriva nella settimana della Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo dalla Fattoria sociale Fuori di Zucca progetto sociale della cooperativa Un Fiore per la vita dove si svolgono i laboratori del progetto Fattoria della Salute. Il ‘Bollino blu’, è un marchio registrato con alle spalle un progetto educativo molto grande che copre attualmente 11 regioni, concesso ad alcuni esercenti, enti ed associazioni come onorificenza perché sostengono le persone ed i nuclei familiari con persone autistiche. Dopo aver ricevuto il ‘Bollino blu’ da Salvatore Cimmino presidente dell’associazione” Autismo Campania Onlus” e da Mariana Berardinetti pedagogista e assistente sociale, ideatrice e referente nazionale del progetto, dalla cooperativa sociale che ha sede nel parco dell’ex Maddalena di Aversa è partita la proposta di promuovere l’adozione del ‘bollino’, in maniera completamente gratuita per tutta la città, fino a farla diventare a misura di persone con disturbi autistici. Con Aversa “una Città blu”, prendendo spunto da realtà già realizzate altrove, si propone un modello innovativo che ha il suo punto di forza nella collaborazione cittadina. L’obiettivo è infatti, favorire l’inclusione delle persone con sindrome dello spettro autistico attraverso la sensibilizzazione e formazione di commercianti, medici, gestori di attività ricreative, ludiche e sportive nonché la cittadinanza in genere.
“Abbiamo compreso -dice Pasquale Gaudino responsabile del progetto e vice presidente della cooperativa Un Fiore per la vita- l’importanza di accogliere persone affette da autismo o da altri disturbi, anche al di là dell’età scolare. Gli interventi psicoeducativi per bambini ed adolescenti sono fondamentali ma altrettanto lo sono anche per i giovani e gli adulti che non possono essere all’improvviso abbandonati a loro stessi e alle loro famiglie”.
“Con Aversa “una Città blu”, lo scopo – continua Gaudino- è cementificare il patto cittadino avviato con la Fattoria della Salute e costituire una realtà concreta in risposta a bisogni particolari che non spariscono con il raggiungimento della maggiore età. Il patto cittadino aiuterebbe a dar forma e senso alla rete di solidarietà che aspetta solo di essere attivata. Un segno di civiltà e di sensibilità doveroso”. Grazie ai laboratori della Fattoria della Salute (sostenuti da Fondazione CON Il SUD e nati dal partenariato tra Un Fiore per la vita, Consorzio Nco- Nuova Cooperazione Organizzata, Terra Felix, l’Asl, La forza del Silenzio, Un Mondo Blu odv e Omnia Onlus), durante la pandemia sono state accolte 43 persone sia con il disturbo dello spettro autistico e sia con disagio psichico o con sindrome di down. Gli accessi aumentano di mese in mese coinvolgendo giovani ed adulti con sindrome dello spettro autistico anche a basso funzionamento o con disturbi generalizzati dello sviluppo, persone con disagio psichico e comorbilità psichiatrica.