Smaltimento illegale di rifiuti speciali a Capodrise. Un intera strada costruita con materiale di risulta, che invece di essere smaltito era stata usato per costruire un accesso ad un terreno. Scatta il sequestro dell’area a Capodrise, mentre il proprietario è stato deferito.
La scoperta dei carabinieri
Durante un servizio di controllo i carabinieri forestali della stazione di Capodrise, hanno scoperto a Capodrise in via San Pietro un’area di 600 metri quadrati completamente invasa dai rifiuti. I carabinieri hanno notato la presenza di un ingente quantitativo di rifiuti speciali, costituito da terre e rocce da scavo, oltre a materiale di risulta proveniente da disfacimento di opere edilizi. Durante i controllo è stato evidenziato che era stata costruita una strada con materiale di risulta, costituito da materiali di risulta provenienti da demolizioni edilizie frammiste a fresato d’asfalto, dello spessore medio di almeno 50 cm, per una superficie complessiva occupata di circa 600 mq e per un volume stimato dei rifiuti speciali smaltiti sul suolo di circa 50mc. All’interno dell’area erano presenti anche altre tipologie di rifiuti, come cumuli di rocce da scavo e altro materiale edile.
Il proprietario dell’area, un titolare di un’impresa edile, non aveva alcuna autorizzazione per tenere i rifiuti nell’area e non ha potuto dimostrare la provenienza degli stessi. Per questo l’uomo è stato deferito per estione illecita di rifiuti commessa da un titolare di un’impresa edile, mentre l’area è stata sequestrata preventivamente per lo smaltimento illegale di rifiuti speciali.