Il palazzo che fu dimora di Garibaldi a Santa Maria Capua Vetere, diventerà polo turistico. Sulla riqualificazione punta l’azione politica del sindaco Mirra.
Lo storico edificio, confiscato alla camorra ed entrato a far parte del patrimonio immobiliare del Comune di Santa Maria Capua Vetere nel 1998, diventerà un polo turistico e culturale. Si tratta di Palazzo Teti Maffuccini, storico immobile della città di Santa Maria Capua Vetere dove dimorò Garibaldi, in passato confiscato all’ex sindaco Nicola Di Muro dopo essere stato accusato di concussione e associazione di stampo camorristico e finito qualche anno fa al centro delle indagini della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli per i lavori di riqualificazione. Quando stesero l’elenco dei beni che dovevano sequestrargli, riempirono otto pagine: palazzine, terreni su terreni, società su società. Oltre ad un quartierino a Parigi. Totale dei beni messi sotto sequestro: tra i 90 e i 100 miliardi.
“La riqualificazione di Palazzo Teti – ha dichiarato il sindaco Antonio Mirra – deve essere uno dei principali obiettivi della Città nei prossimi anni, perché l’immobile deve essere il centro delle future attività culturali della Città. Stiamo lavorando per recuperarne la bellezza”. Il progetto consentirà di trasformare lo storico edificio di via Roberto d’Angiò in un luogo con finalità culturali e sociali di ampio respiro, attraverso la realizzazione di un museo, di una biblioteca, di sale multimediali, di ambienti dedicati alla musica ma anche attraverso la valorizzazione del suo importantissimo giardino. Il palazzo situato in via Roberto d’Angiò, nei pressi di piazza San Francesco, risale al 1839. Nel 1860 vi alloggiò Giuseppe Garibaldi ed il 2 novembre qui fu firmata la resa dei Borbonici di Capua. L’immobile, la cui costruzione risale al 1839, è composto da 55 vani e giardino pertinenziale di 6579 metri quadrati e si trova nelle immediate vicinanze di importanti localizzazioni culturali, come la Facoltà di Lettere e Filosofia, l’Anfiteatro, l’Arco di Adriano, il Mitreo, il Museo Archeologico e il teatro Garibaldi.