Accuse e veleni nella scena politica a San Cipriano D’Aversa che vede per le amministrative solo una lista. Le polemiche generate dalla rottura del patto siglato da mesi, annunciano clima rovente.
“Era come quelle relazioni che ti ostini a mantenere in piedi ma ad un tratto ti accorgi che non ha davvero punti in comune. un rapporto destinato al divorzio, meglio averlo fatto ora che poi in seguito con una responsabilità amministrativa sulle spalle”. E’ così, facendo ricorso ad un’ampia metafora che il sindaco uscente di San Cipriano D’Aversa, Vincenzo Caterino commenta la rottura dell’alleanza con una parte dell’opposizione. “Un patto che non si è rotto con tutti, visto che il gruppo facente capo a Salvatore Cioffo è in lista”, chiarisce Caterino.
L’alleanza che pure era stata celebrata con tanto di bottiglia stappata e di inaugurazione studiata ad hoc è saltata alla vigilia della consegna delle liste elettorali. A restare fuori sono il gruppo di Cipriano Di Tella e Margherita Iovine con San Cipriano Bene Comune e quello facente capo a Gennaro di Bonito San Cipriano nel Cuore. “Hanno sempre ragionato come un gruppo a parte e non si sono mai concentrati sulla fusione in un unico gruppo, necessario alla coesione.Tanto è che si sono tenuti i candidati in mano fino all’ultimo senza comunicarli così come hanno fatto altri. Pensare di trascorrere i prossimi cinque con questo continuo peso e contrappeso, sarebbe stato impossibile”, aggiunge il sindaco che certo aspira alla riconferma, contando sul buon numero di consiglieri uscenti e sui nuovi acquisti targati ex gruppo ‘Nuova Alba’ che dalla scena politica sanciprianese sono stati mai davvero lontani. In lista anche ex sindaci come Angelo Reccia e conosciuti sostenitori della prima era diessina. Eppure sia Di Tella che Di Bonito avevano fatto dichiarazioni lusinghiere nei confronti del sindaco, meno di un mese fa. Cosa ha davvero determinato lo sfaldamento delle buone intenzioni? La spallata finale ad un equilibrio di per sé precario e che aveva convinto solo in pochissimi, da chi è arrivata?
Difficile sapere la verità, se ognuna delle parti pensa di avere ragione. Ormai però les jeux sont faits, rien ne va plus (i giochi sono fatti. Niente va più). La polemica è cominciata su un altro fronte e cioè quello che accusa la compagine candidata di aver calpestato i principi democratici. “Mi chiedo come si faccia a parlare di danno alla democrazia se di parte nostra abbiamo messo tutto l’impegno possibile, una lezione che poi non accetto minimamente da quello che si dicono di Forza Italia e di Fratelli d’Italia. Incomprensibile, come la gente si reinventi da un giorno all’altro dopo che è stata assente dalla scena politica locale per più di cinque anni. Mi lasciano interdetto quelle persone che scoprono il bene comune solo quando ci sono delle elezioni”, dice Caterino che sceglie evidentemente la via dell’attacco piuttosto quella dei toni più calmi. Ci sarà allora, da aspettare la contromossa di coloro che non staranno a piangere sui cocci rotti, non a lungo. Tina Cioffo