Roberti (Pd): “Rapporti incestuosi fra politica e magistratura”

Bufera procure: l’europarlamentare del Pd, già procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, teme che il caso Palamara non isolato.

Caso Palamara non isolato

Temo che il caso Palamara non sia isolato. Assisto a questa vicenda con sconcerto, con dolore e indignazione perché dopo tanti anni di magistratura non mi sarei mai aspettato di dover assistere a questi spettacoli”: Franco Roberti, già procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, eurodeputato del Pd, ai microfoni de ‘Il mattino di Radio 1’ parla del caso Palamara e della crisi che ha investito la magistratura.
“Una cosa del genere non si era mai vista – spiega Roberti – il rapporto tra magistratura e politica è fisiologico e necessario, se coltivato nelle forme previste dalla Costituzione, ma qui non parliamo di rapporti della politica con la magistratura, qui parliamo di rapporti incestuosi tra magistrati e politici; è tutta un’altra cosa. Sono rapporti diretti a piegare la funzione del Csm a interessi personali. Tutto questo deve finire.

Abolire le carriere

E’ necessaria una riforma, ma quale? Se la carriera è il punto dolente, che ha spesso determinato questo rapporto illecito con le istituzioni, secondo me bisognerebbe abolire le carriere anche perché la Costituzione non contempla le carriere dei magistrati. Al nuovo Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Luca Poniz, al quale faccio un grande in bocca al lupo, tocca un compito non facile; quello di tenere unita l’associazione e di affrontare un percorso di riforme insieme ai colleghi del Csm e a quanti formuleranno proposte, perché qui si parla di riforme ma vedo che non ci sono ancora le idee chiare su cosa riformare”.

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