Elezioni a Casal di Principe, Renato Natale chiarisce su Puc e abusivismo

L’adozione del Puc è diventato tema di scontro in campagna elettorale. Il sindaco uscente, Renato Natale chiarisce la questione parlando di Piano e di abusivismo.

Casal di Principe non sarà commissariato per il Puc”. E’ la rassicurazione che suona come perentoria del sindaco uscente Renato Natale, candidato alle elezioni comunali del 26 maggio, a capo delle due liste ‘Casale Rinasce con Renato’ e ‘Movimento Civico-Ricostruiamo con Renato’, per il rinnovo del mandato. “Prima di parlare bisogna leggere con attenzione le leggi”, dice Natale e questa volta l’affermazione è chiaramente una risposta agli avversari politici che paventano il rischio di un commissariamento per non aver approvato il Piano Urbanistico Comunale entro il mese di dicembre 2018. Un’accusa lanciata in primis dal consigliere comunale di opposizione e candidato sindaco a capo delle liste ‘Ambiente Nel Cuore’ e ‘La Rinascita’, Luigi Petrillo. “Se avessimo meritato il commissariamento, lo avremmo già avuto visto che da dicembre ad oggi sono trascorsi poco meno di cinque mesi”, commenta il sindaco.

La verità è invece un’altra

“Il commissariamento arriverebbe in assenza di un preliminare di Piano e dopo due mesi dalla diffida, ora visto che a Casal di Principe abbiamo approvato il preliminare del Puc già un anno fa, è chiaro – dice Natale- che il problema non ci riguarda”. La delibera di giunta regionale approvata a fine marzo, su mandato del Consiglio regionale in base alla legge regionale emanata a dicembre, dice che i Comuni che non hanno fatto nulla al 30 marzo 19 saranno commissariati entro 60 giorni da una diffida che invierebbe la Regione. “Mentre – continua il sindaco- chi come noi ha già approvato il preliminare può essere commissariato dopo 5 mesi da una diffida che a Casal di Principe non è mai arrivata, quindi non capisco cosa si vuole credere. Piuttosto, dico che abbiamo tutto il tempo per adottare in giunta il Puc”. “Fino a questo momento non lo abbiamo ancora adottato per non incorrere nel dimensionamento previsto per esso dai piani territoriali della Provincia che ci obbligherebbero ad adottare un Puc con un taglio delle aree edificabili”, specifica Natale.

E l’abusivismo edilizio?

“C’è poi chi ha parlato di Puc per sanare gli abusi edilizi e questo oltre che incomprensibile è davvero grave. Non si possono affrontare problemi così seri con degli slogan elettorali e non sulla speranza delle persone”, dice ancora, Renato Natale rispondendo sebbene a distanza, a Carlo Corvino aspirante sindaco a capo della lista ‘Impegno comune per Casale’. Nella lettera indirizzata agli elettori, Corvino ha promesso “l’attuazione del Puc per sanare gli abusi edilizi commessi”. “Il Puc – spiega Reato Natale- non è uno strumento idoneo. Buona parte degli abusi furono inseriti già da Prg nelle aree edificabili ma questo non ha impedito che rimanessero abusi visto che esiste una norma nazionale sulla doppia conformità. L’inserimento nelle aree edificabili non risolve il loro problema. Far credere diversamente, è scorretto“.

Le cose fatte

Ci siamo occupati e preoccupati di evitare gli abbattimenti fin dal primo momento, suggerendo l’elaborazione di una legge regionale, bussando alle porte del precedente Governo e di questo in carica, con nostre proposte di legge consegnate ai parlamentari di questa legislatura. Abbiamo commissionato studi a docenti universitari, ci siamo rapportati con la Procura e già acquisito al patrimonio comunale 60 delle case dichiarate abusive. L’obiettivo è allontanare la ruspa e metterle poi in vendita con dei parametri regolamentati. Essere accusati di distrazione sul tema, è davvero inconcepibile”.

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