Pazienti messi in mezzo ad un fuoco di screzi tra diversi distretti. Questa la denuncia che ci arriva da alcuni cittadini tra Casal di Principe e San Cipriano, che negli ultimi giorni hanno avuto estrema difficoltà a prenotare le visite presso l’Asl competente sul territorio. “C’è un rimando continuo da Casal di Principe ci inviano a Casapesenna e viceversa, lanciandosi offese a vicenda”.
Visite all’Asl, dove prenotare?
“Nel recente passato abbiamo sempre prenotato le visite presso la sede Asl al Palazzo Baldascino a Casal di Principe e poi ci siamo recati nei vari distaccamenti indicati dal personale, invece da circa due settimane non riusciamo proprio a prenotare” fanno sapere alcuni pazienti che solo qualche giorno fa si sono visti sballottati tra le varie sedi dell’Asl dislocate sul territorio tra San Cipriano, Casal di Principe e Casapesenna, circoscritte nel distretto sanitario 20, senza riuscire a prenotare la visita. “Arrivati al Cup di Casal di Principe mi hanno detto che per recenti disposizioni del direttore dovevo recarmi a Casapesenna per effettuare la prenotazione. Una volta giunto sul posto il personale ed il medico dell’Asl presente sul posto mi ha detto invece che dovevo tornare a Casal di Principe, perché solo al Cup potevano accettare la prenotazione”. Il tutto è stato condito da scene di rabbia da parte del personale rivolto ai colleghi dei vari uffici, in mezzo a tutto questo ci sono decine di pazienti che da qualche giorno non riescono a prenotare la visita e tutt’oggi non capiscono a quale ufficio recarsi per poter avere le cure che gli spettano.
Prenotazioni, problemi al distretto 20
Secondo quanto riferito dai tanti pazienti che si sono trovati in difficoltà in questi ultimi giorni, il problema si registra solamente per chi deve effettuare delle visite specialistiche presso il distaccamento dell’Asl di Casapesenna: “Una volta arrivati sul posto ci viene detto di dover prenotare a Casal di Principe ed a quel punto si blocca l’iter, non sappiamo più cosa fare. C’è anche chi ci ha suggerito di chiamare i carabinieri per riuscire a risolvere la situazione, anche perché siamo costretti ad assistere anche scene di rabbia rivolte al personale dirigente e medico degli altri distretti”.
