Il 22 maggio a Castel Volturno, ci sarà la premiazione ed il Premio Artistico Letterario “Don Peppe Diana, giunto alla 16esima edizione, quest’anno ha coinvolto più di 126 istituti scolastici e circa 20mila studenti della Campania.
È alla 16esima edizione e quest’anno, in occasione del 25esimo anniversario del ricordo di don Giuseppe Diana, il tema non poteva che essere “Don Peppe Diana 25 anni dopo”. Agli studenti della Regione Campania è stato chiesto di cimentarsi in un disegno o in una poesia in grado di delineare la figura di don Diana come sacerdote, scout e assistente nazionale dei Foulards Blancs. Il suo essere accogliente nei confronti degli ultimi, dei migranti e la sua visione di cambiamento. Una richiesta di riflessione dinanzi alla quale, i ragazzi si sono straordinariamente impegnati, con l’aiuto di docenti e dirigenti scolasti, a tracciare quello che vedono e cosa sia davvero mutato senza staccare gli occhi da una futura prospettiva che comunque impegna tutti.
Il Premio negli anni
Il Premio artistico letterario intitolato alla figura di don Peppe Diana, sacerdote assassinato dalla camorra il 19 marzo 1994 nella chiesa di San Nicola di Bari a Casal di Principe mentre si apprestava a celebrare la Santa Messa, è promosso ed organizzato dall’associazione Scuola di Pace “Don Peppe Diana” (nata nel 1995 dal suo sacrificio), con la collaborazione del Comitato don Peppe Diana, Libera Caserta e la Direzione Scolastica Regionale. Negli anni sono stati incontrati circa 60mila studenti, realizzando un mosaico entusiasmante di docenti e studenti di tutte le scuole della Campania raccontando cambiamenti, fatti, storie, territori attraverso lettere, disegni, video, poesie, filmati, temi e fumetti. L’anno scorso il tema è stato la ludopatia con numeri e ricadute impressionanti rispetto ad un fenomeno che coinvolge sempre di più famiglie e dunque minori.
I numeri
Per questa edizione sono stati coinvolti 126 istituti scolastici, quasi 20mila studenti, 350 poesie, più di 700 disegni ed un gran numero di docenti. “Un materiale enorme di bellezza e di studio per i tanti che volessero indagare il mondo giovanile, sapere cosa pensano, come vedono il mondo, come lo vogliono affrontare, cosa si aspettano dai grandi e soprattutto come vedono e sentono don Peppe Diana”, dice Salvatore Cuoci, presidente dell’associazione Scuola di Pace. Per Lina Ingannato, della Scuola di Pace e responsabile di Libera Scuola per la provincia di Caserta oltre che instancabile curatrice del Concorso, cominciato nel 1997 : “Sono arrivate poesie veramente belle e sentite e questo mi fa sperare tanto. Ragazzi che lasciano trasparire attraverso le poche righe delle poesie una vera consapevolezza della figura di Don Peppe, del cancro chiamato camorra e del lavoro buono fatto in questo 25 anni”.
La premiazione
I migliori lavori saranno premiati il 22 maggio, presso l’Auditorium don Peppe Diana dei Carabinieri Forestali di Pinetamare, a Castelvolturno alla presenza di don Tonino Palmese, vicario episcopale del settore carità e giustizia della diocesi di Napoli, del magistrato Antonello Ardituro già consigliere del Csm e ora Sostituto Procuratore presso la Dda di Napoli dove già per lungo tempo ha lavorato per stanare gli interessi criminali della camorra, in particolare del clan dei Casalesi, di Fabio Giuliani di Libera Campania e di Marisa Diana, sorella di don Giuseppe Diana e Augusto Di Meo, testimone dell’omicidio di don Giuseppe Diana. I premi consistono in tablet, borse di studio, medaglie e coppe.