Volevano ‘riappropriarsi’ dell’azienda della madre, il Gico scopre tutto.
La Guardia di Finanza di Napoli ha sequestrato a Grazzanise (Caserta) un’azienda bufalina del valore di circa 2 milioni di euro ritenuta nella disponibilità Carmine e Antonio Zagaria di Casapesenna e fratelli del capoclan dei Casalesi, Michele Zagaria, detto “capa storta” all’ergastolo.
L’azienda, costituita da stalle, locali per la mungitura, depositi per i mangimi, attrezzature agricole e per la mungitura e circa 350 capi di bestiame, secondo il Gico e la DDA di Napoli sarebbe stata impiegata dai fratelli Zagaria come “schermo” per “reimpossessarsi”, in maniera occulta e fraudolenta, dell’azienda bufalina di proprietà della madre Raffaela Fontana, da tempo affidata alla gestione di un amministratore giudiziario in quanto già colpita da diverse misure giudiziarie, per soli 100 mila euro, attraverso l’acquisto in un’asta giudiziaria.
Al disegno criminoso hanno preso parte anche i fratelli Antonio e Fernando Zagaria, omonimi e non parenti del boss, che hanno messo a disposizione della famiglia mafiosa le loro aziende.
Secondo le indagini i fratelli Zagaria di Casapesenna avrebbero ricavato liquidità non tracciabile ed occulta, agendo con uno stratagemma. Avrebbero cioè approfittato della coincidenza della sede legale dell’azienda della madre già sottoposta a sequestro e di un’altra azienda bufalina vicina, che risultava di proprietà di Antonio e Fernando Zagaria non appartenenti al nucleo familiare di Michele capa storta.