Istituzioni assenti per don Peppe Diana, l’affondo di De Raho

di Alessandra Tommasino – Il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho, dopo aver partecipato alla messa in ricordo di don Peppe Diana, ha visitato la mostra ” Con gli occhi di Augusto” a Casa Don Diana. Nel commentare la foto del giorno della cattura di Michele Zagaria e la “gioia dello Stato che si affermava sulla camorra”, De Raho, alla domanda sul rischio di una minore attenzione, rispetto ad allora, nei confronti della criminalità organizzata, ha risposto: “Sono sinceramente preoccupato, l’assenza delle istituzioni, di oggi, va ricordata non una sola volta, ma tante volte. Si sono abbandonati i valori fondamentali, ricordare è il senso dell’impegno e non è questo il segnale che bisognava dare!”.

Duro l’affondo di De Raho, che ha continuato: “Non può essere questa la misura, in un territorio così a lungo egemonizzato dalla camorra. Il clan dominava in ogni luogo – ha aggiunto il procuratore- e c’è ancora la disponibilità di un’enorme ricchezza e la possibilità di scarcerazione per gli appartenenti al clan”. Per De Raho, “adesso non c’è posto per il disimpegno, per l’oblio e bisogna essere costantemente fermi su posizioni di contrasto e condanna della camorra”.

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