Hilarry Sedu: il viaggio nella mia Castel Volturno

Il viaggio con Hilarry Sedu, il primo avvocato di colore eletto in un consiglio forense. Il 32enne ex promessa del calcio professionistico racconta la sua storia, nelle tappe che hanno segnato la sua vita. Arrivato in Italia ancor prima di compiere un anno ha vissuto Castel Volturno, la Domiziana, i suoi pericoli, il dramma della prostituzione, e le tante gioie con gli amici di un tempo.

Non un simbolo

Essere a 32 anni il primo avvocato dalla pelle nera ad essere eletto in un ordine forense non deve essere solo un “valore simbolico, ma io mi impegno affinché non faccia più stupore questa cosa. Io sogno un’Italia che dall’idraulico al magistrato possa dare opportunità a tutti senza distinzione alcuna” dice Hilarry Sedu durante l viaggio nella sua Castel Volturno. Quella città che lo ha visto crescere fino a 13 anni quando “ho avuto la fortuna di giocare nelle giovanili della Salernitana“. La carriera calcistica è proseguita poi fino a 21 anni con molte presenza in serie C, prima di un grave infortunio al ginocchio che lo ha bloccato. Ma Hilarry ha comunque realizzato il suo sogno, quello di diventare avvocato espresso fin da piccolo.

In difesa dei migranti

Durante il viaggio di Hilarry nella sua Castel Volturno, si è parlato anche di diritti dei migranti e del ricorso presentato da due suoi clienti, migranti nigeriani che hanno espresso la volontà di esprimere il proprio voto alle prossime consultazioni comunali a Castel Volturno, nonostante la legge glielo vieti. “Queste persone vivono sul territorio da oltre dieci anni, pagano le tasse e non possono avere la possibilità di scegliere chi deve amministrare quella che è la loro città?” chiede l’avvocato. La sentenza potrebbe stravolgere tutto, dato che solo a Castel Volturno ci sono circa 5 mila migranti, regolarmente iscritti all’anagrafe. Ma parlando di politica non si può chiedere se siano maturi i tempi per avere anche un sindaco di colore a Castel Volturno: “Non credo che la città sia già pronta, questo perché Castel Volturno ha troppe ferite aperte che ne condiziona ogni aspetto”.

La scuola calcio

Ritornare a Castel Volturno per Hilarry Sedu significa anche incontrare nuovamente persone che sono diventati amici inseparabili durante il suo percorso di vita. Uno su tutti Michele Russo, il suo mister di quando militava in una scuola calcio locale. “Per me lui è un figliocco a tutti gli effetti” dice Russo mentre sorride, il contatto tra i due non si è mai spezzato anche perché “non potrò mai dimenticare quello che il mister ha fatto per me” dice Sedu, che nel video in allegato racconta anche un aneddoto relativo alla retta della scuola calcio.

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