Gioco d’azzardo, la spesa ‘pazza’ per milioni di euro tra lotterie e slot

Gioco d’azzardo, la spesa ‘pazza’ per milioni di euro tra lotterie e slot. Le associazioni scrivono ai sindaci per proporre Protocollo d’intesa e soluzioni immediate.

Gioco d’azzardo, i dati nell’agroaversano e nel litorale Domitio sono allarmanti. Ad Aversa, il giocato fisico, ossia l’ammontare complessivo delle puntate effettuate dai giocatori, è di oltre 114 milioni di euro, di cui 12.121.820 vanno all’Erario e dunque vuol dire perdite. Agli intermediari ed ai gestori delle sale gioco, nella maggior parte dei casi lobbies e criminalità organizzata, vanno 26.140.570 euro. In relazione al numero degli abitanti, si è calcolato che ad Aversa ogni cittadino, anche appena nato, spende per il gioco 2.177 euro all’anno. (I dati derivano dall’ Agenzia Dogane Monopoli aggiornato al 13 giugno 2019). Non va meglio a Casal di Principe con una spesa complessiva di oltre 43milioni euro e a Castel Volturno con un ammontare di quasi 41 milioni. Non vanno meglio gli altri Comuni dell’agroaversano come Lusciano, Orta di Atella, Gricignano, Casapesenna, San Marcellino, San Cipriano D’Aversa (con oltre 14 milioni di euro). Picchi di giocato anche a Mondragone che raggiunge i 33 milioni di euro. La situazione è per lo più negativa ed intanto il gioco d’azzardo è una delle maggiori cause di disagio sociale ed economico, di povertà, di diffusione di illegalità, di criminalità organizzata, promosso dallo Stato a svantaggio dei cittadini e delle famiglie.

Necessario intervento di tutti con il Progetto Pilota

E’ per queste ragioni che il Tavolo permanente costituito dal Comitato Don Diana, il Coordinamento Regionale della Campagna Mettiamoci in Gioco, la Caritas Diocesana di Aversa ed in collaborazione con Avviso Pubblico, ha deciso di scrivere ai sindaci della provincia di Caserta. L’obiettivo è, rifacendosi ad esperienze già comprovate in Campania ed in Italia, monitorare l’incidenza dell’azzardo sui territori e suggerire la firma di un Protocollo di Intesa e di un Regolamento Comunale atti a contrastare in maniera efficace questo fenomeno con iniziative mirate e di sensibilizzazione. Si tratta di un Progetto Pilota che riguarda l’agroaversano ed il litorale domitio, con l’intento di coinvolgere anche l’Asl con il suo Dipartimento sule dipendenze. Le somme giocate dagli Italiani nel corso del 2018, per quanto riguarda i dati ufficiali ai quali sfuggono quelli dell’azzardo illegale, che senza tema di smentita, raggiunge circa il 100% del gioco cosiddetto legale, sono in continua e costante crescita.

Le possibili soluzioni

Il Protocollo proposto ai Comuni, punta a promuovere il marchio “no slot” per gli esercenti che decidono di aderire alla campagna di prevenzione. Alle Banche e alle finanziarie si chiede una sensibilità particolare mentre ai servizi sociali, ai parroci e alla Caritas si attiveranno per corsi di informazione e formazione. Ai Comuni viene dunque richiesto di partecipare attivamente alla realizzazione delle attività previste, realizzando ed attuando controlli amministrativi sugli esercizi pubblici ed i circoli privati ove sono installati apparecchi automatici di azzardo. Laddove, ancora non esistenti si chiede alle amministrazioni comunali di approvare, regolamenti comunali in grado di disciplinare le concessioni e dunque limitare la diffusione dei locali in cui si pratichi l’azzardo, stabilendo per esempio, criteri per le distanze degli stessi dai luoghi sensibili, gli orari di apertura e chiusura.

Lascia un commento