Furti a bar e negozi, finisce in manette un altro componente di una banda di ladri albanesi che ha seminato il panico tra le di Caserta, Benevento e Salerno. Colpendo anche nelle vicine province di Sora e Latina. Le indagini, coordinate dalla procura di Santa Maria Capua Vetere, guidata da Maria Antonietta Troncone, emerge un commando paramilitare accusato di aver commesso decine di furti in tutta Italia.
Furti in negozi e abitazioni
A finire in manette questa volta è stato il 34enn Kaja Madrid, anche lui componente di una banda di ladri di otto persone. L’uomo è accusato di aver messo a segno tre furti in abitazioni ed esercizi commerciali tra Lusciano, Formia e Piazzolla di Nola nei mesi tra agosto e dicembre del 2018. Inoltre tre componenti della banda sono anche accusati di tentato omicidio, nei confronti di una cittadina rumena ed un albanese, proprietari dei bar Caffè Point di Castel Volturno. I due furono aggredito a settembre del 2018 per futili motivi. Con questa nuova ordinanza emessa dal Gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, si aggrava la posizione anche degli altri componenti della banda di albanesi già arrestati a gennaio scorso.
Il commando paramilitare
Per i carabinieri di Grazzanise, guidati dal comandante Luigi De Santis, che hanno portato avanti le indagini non è stato facile scovare l’identità dei componenti della banda. Il gruppo agiva come un commando con addestramento militare, utilizzando sempre passamontagna, guanti in lattice, anfibi e vetture rubate. Una volta giunti sul posto gli uomini della banda si avventavano sulle saracinesche ed in tre minuti riuscivano a portare via la refurtiva. Principalmente colpivano bar e negozi, oltre a sale scommesse, avventandosi principalmente su slot machine. Le macchinette venivano caricate in auto e solo in un secondo momento veniva aperto il contenitore portamonete. I furti avvenivano principalmente di notte, con uno dei ladri che fungeva come palo e gli altri che agivano nel più breve tempo possibile.