Foto – Decreto cura Italia, le principali misure spiegate in grafica

Il governo ha varato ieri il decreto cura Italia un piano da 25 miliardi di euro per dare un primo contributo ad aziende e lavoratori in emergenza covid 19.

Sospensione dei versamenti come ritenute d’acconto e contributi previdenziali, sospensione degli adempimenti, cassa integrazione in deroga e liquidità per le aziende. Sono tra le principali misure che ha varato il governo Conte per cominciare ad affrontare anche economicamente l’emergenza coronavirus. Un pacchetto di aiuti che mira a dare un primo sostegno a tutte quelle aziende che hanno dovuto chiudere, ai lavoratori dipendenti, ma anche agli autonomi. E’ stato spiegato che si tratta di un primo provvedimento ma che già ad aprile ci sarà un nuovo pacchetto di aiuti. In questo momento quantomai necessario per cominciare a pensare a come far ripartire l’economia paralizzata dall’emergenza sanitaria.

Contestazione delle opposizioni

Non sono mancate le contestazioni per il decreto cura italia varato dal governo Conte. Dalle opposizioni si è levato un coro di dissenso a cominciare da Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia che ha detto: “Chiamatelo cerotto Italia, il paese si cura con ben altre risorse e ben altro coraggio”. Secondo Meloni le misure adottato non sono abbastanza forti da contrastare l’emergenza: “Spero sia solo il primo, perché se il governo pensa di fronteggiare così la crisi allora abbiamo un problema, perché le misure adottate sono inadeguate e insufficienti. Anche Matteo Salvini ha parlato di misure insufficienti: “Ad esempio pensiamo al contributo minimo di 600 euro che non verrà erogato nemmeno a tutti gli autonomi, è evidente che non basti”. Stessa cosa si “può dire per i 500 euro per chi lavora nel mondo del turismo o dello spettacolo e la cultura. Se è un inizio va bene, altrimenti sono cifre che non risolvono assolutamente nulla”. Insomma non mancano le polemiche per un decreto governativo che farà ancora molto discutere.

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