Fiumi di eroina nel casertano: scattano gli arresti

Sono sedici gli uomini arrestati per associazione per delinquere dedita all’importazione e distribuzione in Europa ed in Italia e cessione di ingenti quantitativi di droga. Fiumi di eroina nel casertano, importanti dal Pakistan passando per i territori africani.

Le indagini

I carabinieri della compagnia di Santa Maria Capua Vetere e della stazione di Grazzanise, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per 16 persone, emessa dal Giè del tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica presso il tribunale di Napoli – DDA, nei confronti di cittadini di nazionalità italiana, ghanese e nigeriana. Tutti sono accusati di ‘importazione e distribuzione in Europa ed in Italia e cessione di ingenti quantitativi di droga.

Un vero e proprio fiume di eroina che veniva trasportata dall’organizzazione criminali in Italia prelevandola dal Pakistan, facendola poi passare attraverso la Nigeria, il Niger, il Malawi, l’Uganda, la Tanzania, il Ruanda, la Turchia e l’Olanda attraverso corrieri ovulatori. L’indagine partita nel 2015 ha accertato che la droga una volta in Italia, veniva ulteriormente lavorata e ceduta ad una fitta rete di spacciatori presenti nelle province di Napoli, Caserta, Roma Cagliari, Latina, Palermo e Firenze. Piazze di spaccio che compravano ‘all’ingrosso’ per poi rivenderle alla rete locale e quindi ai consumatori. Gli arresti sono stati eseguiti tra i comuni di Castel Volturno, Casal di Principe, Napoli, Corigliano, Rossano, Sassari, Latina e Roma.

I capi

Durante le indagini è stato verificato che i capi dell’organizzazione criminale risiedevano tra i comuni di Castel Volturno e Villa Literno, mentre uno viveva in Ruanda. Il sistema organizzato da queste persone era organizzato in modo che i pagamenti avvenissero mediante accrediti su carte postepay o circuiti internazionali di money transfer. Il passaggio dell’eroina che arrivava anche nel casertano avveniva tramite corriere e intermediari europei, con la compiacenza di personale della polizia dei paesi africana e dipendenti delle dogane profumatamente pagati dall’organizzazione. In tutto gli indagati si sono resi responsabili, singolarmente ed in concorso, di 24 importazioni di droga dall’estero e 117 episodi di cessioni a terzi. Per riuscire a concludere le vendita e piazzare la droga l’organizzazione utilizzava numerosi sistemi di comunicazione tra sostituzione di schede telefoniche intestate a soggetti inesistenti o estranei alle indagini, posta elettronica con provider esteri, call center, internet point e Skype.

I costi

I prezzi dell’eroina comprata all’ingrosso si aggiravano, a secondo della qualità, tra i 30 ed i 40 mila euro al chilo ed il guadagno per il corriere ovulatore, variava tra i 3mila ed i 6mila euro. Per riuscire ad eludere le intercettazioni dei carabinieri corrieri e organizzazione parlavano in modo criptico delle consegne, facendo riferimento a merci, vestiti, scarpe, mentre l’espressione “mangiare bene” veniva utilizzata per indicare la capacità del corriere di trasportare ovuli nello stomaco.

Ecco i nomi degli arrestati

Custodia cautelare in carcere:

ABBA Abba Okoh, nato in Nigeria, cl’75;
ASOKWA Richard, nato in Ghana, cl’81;
BACCI Carlo, cl’64;
BIO Simon, nato in Ghana cl’80;
CHOSEN Daniel, nato in Nigeria cl’84;
HAMIDOU ABOUBACAR Allassane, nato in Niger cl’82;
HEZEKIAH Kingsley, nato in Nigeria cl’88;
IKEAGU Ozue Paschal, nato in Nigeria cl’74;
MBAM Solomon, nato in Nigeria cl’83;
OBALOYE Tosanwumi, nato in Nigeria cl’88;
ODETOLA Sunday Olanrewaju, nato in Nigeria cl’75;
TANKO Yahuza, nato in Ghana cl’85;
UDENKA Chibuike, nato in Nigeria cl’76.
Arresti domiciliari:

NWAMINI Onyekachi, nato in Nigeria cl’89;
ODARO Joy, nata in Nigeria cl’89;
TOSELLI Benvenuto, cl’69

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