Festa dei Popoli di Aversa, arriva alla decima edizione e parte dalla scuola per diffondere il messaggio della solidarietà e dell’accoglienza.
La pandemia ha riscritto le nostre regole sociali ma non ferma la Festa dei Popoli promossa dalla Diocesi di Aversa e arrivata alla decima edizione. L’avvio è affidato alle scuole, il cui ruolo assume particolare rilevanza, specialmente in un anno tanto complesso e travagliato. Per le referenti del Percorso Scuole, Lina Ingannato e Mariolina Ferraro “dieci anni di impegno e cooperazione per far crescere la cultura dell’accoglienza, per educare all’umanità e alla solidarietà, fra mille voci e colori, sapori e melodie, non potevano essere bloccati”. “In dieci anni di cammino insieme alle comunità scolastiche, possiamo dire – sottolineano Ingannato e Ferraro- di aver compiuto passi da gigante nel trasmettere e fortificare quelle che sono le finalità educative e formative della Festa dei Popoli”.
Sono già moltissimi gli istituti scolastici (Scuole Primarie, Secondarie di I e II grado) che hanno aderito al percorso 2020-2021, che prenderà il via a metà dicembre con la “Preghiera a colori”, ovvero una Preghiera Interconfessionale fra “fratelli diversi” che si terrà in streaming. Nel corso dell’anno, poi, le scuole saranno impegnate in due laboratori – “Facciamoci gli auguri” e “Gocce di memoria” – i cui frutti verranno presentati in occasione dell’evento conclusivo di maggio. “Abbiamo chiesto a tutti i docenti e dirigenti un impegno ancora maggiore al fine di far arrivare ai loro alunni il messaggio di pace e fratellanza di Festa dei Popoli”, specificano Ingannato e Ferraro. “La sofferenza che stiamo sperimentando e che colpisce ormai tutte le comunità deve diventare vicinanza, comprensione del dolore altrui ed empatia”, chiarisce Ingannato che aggiunge: “Ovviamente, tutte le attività si svolgeranno nel più rigoroso rispetto delle misure di sicurezza anticovid, e quindi in larghissima parte a distanza, ma la nostra speranza è che il tanto auspicato miglioramento della situazione epidemica possa permettere l’organizzazione in presenza della giornata finale di maggio”.