Festa dei popoli ad Aversa con 30 scuole e centinaia di studenti

Accoglienza vuol dire abbattere le barriere ed integrare, generando un cambiamento fondamentale attraverso la cultura e la bellezza. A questo si ispira la Festa dei Popoli Scuola, arrivata alla nona edizione e che domani, sabato mattina, 14 dicembre, vedrà riuniti ad Aversa, in Cattedrale, trenta istituti e centinaia di studenti di ogni ordine e grado.

Il dialogo

L’incertezza del futuro e le diffuse paure delle nostre comunità trovano spesso facile sfogo nei confronti delle diversità, a partire dal colore della pelle e dalle differenti culture e religioni. La tradizionale capacità di accoglienza del nostro popolo viene fortemente messa in dubbio, specie se sui mass media ed in particolare sui social. Si conduce una sistematica campagna di odio che arriva in alcuni casi a negare ogni valore alla vita umana. Referenti del progetto fin dalle prime battute sono Lina Ingannato e Mariolina Ferraro. Festa dei Popoli è un percorso formativo, informativo ed esperienziale per la promozione del dialogo interreligioso e interculturale.Il percorso si sviluppa durante l’intero anno scolastico, attraverso la realizzazione di diversi laboratori di confronto e arricchimento interculturali, nell’orario curricolare impegnando i docenti senza straordinari aggiuntivi.

La comprensione

Le finalità educative e formative puntano a far comprendere che accogliere vuol dire riconoscere e interagire con l’altro e che conoscere significa anche comprendere le ragioni delle migrazioni dei popoli. Educare alla pace ed alla fratellanza, al rispetto delle diversità e all’accoglienza dell’altro è quanto ha sempre voluto don Giuseppe Esposito, ex sacerdote di San Marcellino e ora responsabile per l’ecumenismo nella Diocesi di Aversa. E’ con don Esposito che è cominciato il dialogo con la Moschea di San Marcellino ed il suo Imam, Nasser Hidouri. Una base fondamentale che ha poi portato negli anni, una eccezionale condivisione. Responsabile della Festa dei Popoli, insieme a don Esposito e anche Don Carlo Villano.

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