Finite le prove scritte con la seconda prova del 20 giugno, gli orali dell’esame di Maturità 2019, sono al via. Si partirà dalla classe e dai candidati con il cognome che inizia con la lettera estratta a sorte dalla commissione, generalmente durante la prima prova.
Secondo le indicazioni Miur, la durata del colloquio per conseguire il diploma di Maturità, dovrebbe aggirarsi tra i 50 e i 60 minuti, per non essere né troppo lungo e nemmeno troppo breve, dando la possibilità agli studenti di dar prova delle conoscenze acquisite. Rispetto al passato, scompare la tesina e fanno il loro ingresso le famose buste. Proprio da queste partirà il colloquio. Cosa contengono? I materiali selezionati dalla commissione. Con il candidato che sarà artefice del suo destino, dovendo scegliere un plico tra i tre proposti. A quel punto, lo studente dovrà costruire un discorso che colleghi le varie discipline tra loro, sulla base dell’argomento sorteggiato.
Cosa contengono le buste di maturità
I materiali contenuti nelle buste possono essere di diverso tipo. Secondo quanto stabilito dal ministero dell’Istruzione, possono consistere in: testi (es. brani in poesia o in prosa, in lingua italiana o straniera); documenti (es. spunti tratti da giornali o riviste, foto di beni artistici e monumenti, riproduzioni di opere d’arte, ma anche grafici, tabelle con dati significativi, etc.); esperienze e progetti (es.: spunti tratti anche dal documento del consiglio di classe); problemi (es.: situazioni problematiche legate alla specificità dell’indirizzo, semplici casi pratici e professionali).
Cosa non possono contenere le buste
Quello che di sicuro gli studenti non troveranno all’interno delle buste sono domande specifiche su determinati argomenti. Come chiarisce il Miur nella nota del 6 giugno 2019: “il materiale non potrà essere costituito da domande o serie di domande, ma dovrà consentire al candidato, sulla base delle conoscenze e abilità acquisite nel percorso di studi, di condurre il colloquio in modo personale, attraverso l’analisi e il commento del materiale stesso”.
Altre novità
Ma le novità non sono terminate. Ci saranno, infatti, anche domande su Cittadinanza e Costituzione e la presentazione dell’esperienza svolta nel progetto di alternanza scuola-lavoro (oggi “Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento”). Per questa maturità 2019 non è stata requisito di ammissione, ma entra di diritto nello svolgimento del colloquio orale: i ragazzi sono, infatti, tenuti a presentare l’esperienza fatta, attraverso una breve relazione o un elaborato multimediale.
Come si valuta il colloquio orale
Il colloquio orale, come le altre prove, vale un punteggio massimo di 20 punti. Il punteggio assegnato a ogni candidato viene stabilito collegialmente. Non ci sono griglie di valutazione nazionali per il colloquio orale, e non è stabilita per legge una soglia di sufficienza. Dopo aver stabilito il punteggio del colloquio, la commissione può procedere ad assegnare il voto finale a ogni candidato, sommando i risultati delle tre prove (20 punti l’una) al credito scolastico (40 punti). Ma non è l’unica cosa che i professori sono tenuti a decidere in questo frangente. Infatti, possono “regalare” ai candidati che hanno sostenuto un esame particolarmente brillante ben 5 punti di bonus, a patto che abbiano conseguito almeno 30 punti di credito scolastico e 50 punti alle prove.