Aumentano le imprese agricole gestite dai giovani e a Casal di Principe ci si organizza. Il ‘Carli’, l’istituto tecnico casalese di via Moscati, ha deciso di investire sull’agraria, come nuovo indirizzo scolastico. “Una prima classe è stata già formata l’anno scorso ma contiamo di formarne anche altre quest’anno perché le opportunità lavorative sono tante”, dice la dirigente scolastica Concetta Cosentino. In Italia, i ragazzi che hanno già scelto un percorso didattico superiore legato alla terra sono stati oltre 45mila. I periti agrari hanno infatti una vasta gamma di sbocchi lavorativi, dal controllo dei prodotti ai diversi livelli nella filiera produttiva fino alla valutazione di impatto ambientale o come tecnico progettista per restauri, parchi e aree protette. L’obiettivo è coniugare la tutela dell’ambiente, il recupero delle produzioni di qualità e l’occupabilità, con un occhio alla biodinamica e alla biodiversità.
Il giardino della scuola ha già cambiato aspetto. “L’amministrazione comunale che ci sta molto supportando in questo progetto, ci ha regalato 100 alberi di ulivo che sono stati già piantati, in aggiunta ad una tartufaia che sarà curata dagli studenti sotto la supervisione di conoscenze esperte”, spiega la Cosentino riferendosi in particolare all’interessamento del consigliere comunale ed agronomo Mario Schiavone. Intanto si sta predisponendo tutta una rete di contatti per dare la possibilità agli studenti di formare una cooperativa in grado di gestire un’impresa agricola. In fondo lo scopo della scuola è educare, formare, indirizzare e dare opportunità valide. “In questo senso, un validissimo supporto ci è dato dalla Fablab in realizzazione a Casa don Diana in grado di supportare le imprese locali, i giovani, le famiglie offrendo una serie di servizi personalizzati di ideazione e prototipazione dell’idea imprenditoriale. Il progetto si caratterizza infatti, per il suo orientamento all’innovazione sociale e come luogo d’incontro del mondo della ricerca, della scuola e dell’impresa”, conferma la preside.
La scelta del ‘Carli’ di ubicare la FabLab in un bene confiscato alla camorra rappresenta un positivo messaggio simbolico e culturale per i giovani del territorio, certi che attraverso l’uso sociale dei patrimoni recuperati è possibile ricostruire un futuro libero dalle mafie. “Vorremmo infatti, chiedere anche la disponibilità di fondi agricoli confiscati da mettere a disposizione degli studenti e renderli immediatamente consapevoli del lavoro, come imprenditori agricoli”, annuncia la Cosentino. L’Italia è l’unico Paese al mondo ad avere 296 indicazioni geografiche riconosciute a livello comunitario per i prodotti alimentari, 37 per le bevande spiritose e 526 per il comparto dei vini. Casal di Principe è anche la terra del vino asprino, che ha dato i natali a grandi produttori ed estimatori. L’indirizzo agrario del Carli ha già messo le basi per la produzione delle viti da cui partire poi per la vinificazione e le analisi biochimiche sulla materia prima. L’istituto offre infatti, anche l’indirizzo ‘Biotecnologie sanitarie’, oltre che ‘Informatica e telecomunicazioni’, ‘Amministrazione, finanza e marketing’ e ‘Turismo’.