di Tina Cioffo- Ogni giorno, in un Comune diverso della provincia di Caserta viene esposto lo striscione ‘Risaliamo sui tetti e riannunciamo parole di vita’. E’ la campagna di sensibilizzazione in memoria di don Giuseppe Diana in occasione del 25esimo anniversario della sua uccisione. Un’un’iniziativa che rientra in un programma nazionale.
Stamattina a Casal di Principe
E’ il risveglio delle istituzioni, è la coralità di una Provincia che a vario titolo ha deciso di aver un solo motto : “Bisogna risalire sui tetti per riannunciare parole di vita”.
E’ la frase degli striscioni che quotidianamente i singoli Comuni del Casertano stanno esponendo sulle mura dei Municipi per ricordare l’esempio di don Giuseppe Diana. Stamattina è stato il turno di Casa di Principe. Lo striscione ha preso il posto sulla balconata principale accanto alle bandiere di Italia, Europa e del paese.
“La città di Casal di Principe ha ricominciato da tempo ad annunciare parole di vita ed oggi a 25 anni dalla sua morte fisica don Peppe è più che mai vivo ed è in mezzo a noi”, ha commentato il sindaco Renato Natale, che ha voluto questa iniziativa insieme al presidente della Provincia, Giorgio Magliocca, Libera ed il Comitato don Peppe Diana.
Il riferimento di Natale è all’opera di riscatto sociale che il territorio ha avviato grazie anche ad una resistenza civile che non si è mai fermata, a partire da quel 19 marzo del 1994 quando in chiesa fu ucciso don Diana sotto gli occhi di Augusto Di Meo, testimone dell’omicidio che scelse la via della denuncia.
Messaggio di legalità anche alla stazione Albanova
Lo striscione sarà messo anche sulla facciata della stazione ferroviaria di Albanova, la decisione è stata presa dal sindaco di San Cipriano D’Aversa, Vincenzo Caterino insieme ai colleghi di Casal di Principe e Casapesenna. La stazione serve infatti l’utenza dei tre paesi. “Ci sono momenti in cui dobbiamo alzare il tiro e dire con chiarezza da che parte stiamo e questo è sicuramente il tempo per farlo senza avere alcun tipo di remora”, ha affermato Caterino.
I primi Comuni ad esporre lo striscione sono stati Arienzo e San Nicola La Strada
“Ricordare l’esempio di don Peppe Diana è contribuire a migliorare il nostro territorio mettendoci la faccia e concretizzando in prima persona gli insegnamenti ricevuti dal suo impegno insieme a quello di tante persone che nelle associazioni si danno da fare per guidare le nuove generazioni”, ha spiegato il sindaco di Arienzo Davide Guida.
“Da tre anni presentiamo il Pacco alla camorra, condividendone fino in fondo lo spirito e le idee, quando ci è stato rivolto l’invito ad esporre lo striscione per don Diana non abbiamo esitato un solo minuto. Lo abbiamo esposto insieme al gruppo scout di cui andiamo fieri. Sono convinto, infatti, che debbano essere per prima le istituzioni a testimonia e sensibilizzare la cittadinanza al rispetto della legalità. E’ chiaro però, che non devono farlo solo a parole o appendendo uno striscione, perché in quel caso saremmo nel campo dell’esibizionismo. La legalità si testimonia con gesti concreti e trasparenza amministrativa sensibilizzazione alla cittadinanza avviene con responsabilità il messaggio si rafforza”, ha spiegato il sindaco di San Nicola La Strada, Vito Marotta.
Apripista è stato l’ente Provincia, all’entrata della sede della Provincia di Caserta, ex area Saint Gobain. “Tutte le istituzioni sono chiamate a sensibilizzare la comunità sul grande insegnamento di vita e di lotta nell’ambito della legalità contro le mafie. Vogliamo costruire una realtà sociale diversa una nuova identità del cittadino di Terra di Lavoro, improntata alla legalità e contro ogni forma di malaffare“, ha detto Giorgio Magliocca come presidente dell’Ente provinciale e come sindaco del comune di Pignataro che ha già esposto lo striscione.
Impegno che parte da lontano
“E’ quello che volevamo, far riconoscere ad un’intera comunità l’esempio di don Peppe Diana. Non si tratta di una semplice affissione ma di un’assunzione di responsabilità che segna un nuovo inizio tenendo conto di quanta strada è stata già fatta in questi lunghi anni e quanta ancora ne stiamo facendo ritrovandoci tutti insieme il 19 marzo prossimo a Casal di Principe”, ha detto Valerio Taglione coordinatore del Comitato don Peppe Diana.
Il 19 Marzo a Casal di Principe, alla giornata dedicata alla memoria di don Giuseppe Diana e nel suo nome di tutte le vittime innocenti della criminalità, a partire dalla messa delle 7,30 che il prete casalese non riuscì a celebrare perché fermato dal fuoco del killer della camorra, parteciperanno i Sindaci della provincia con i gonfaloni, il mondo del volontariato, gli studenti delle scuole casertane e di tutta Italia.
“Con questo piccolo segno, cittadini ed istituzioni si uniscono nel nome di Don Peppino Diana, martire della giustizia, che in una terra difficile ha combattuto per dare ai suoi ragazzi un futuro migliore. Nel suo nome, a 25 anni da quel martirio, vogliamo continuare la lotta per fare della nostra terra la terra di Don Peppe Diana”, ha spiegato Giovanni Solino, referente di Libera Caserta.