Vincenzo De Luca presidente della Regione Campania ha fatto il punto sulla situazione coronavirus in Campania e il relativo picco di contagi.
La Regione Campania si sta affidando ad un algoritmo, fino ad ora molto preciso, per provare ad anticipare i contagi e quindi prendere misure preventive. Attraverso questo modello il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca ha fatto sapere che “il picco di contagi da coronavirus è previsto tra fine aprile ed inizio maggio. Da quel momento potremo avere un abbassamento fino ad arrivare al contagio zero”. Secondo quanto fa sapere De Luca fino ad ora l’algoritmo è stato molto preciso ed i dati della “Campania sono in linea con le previsioni. Se non ci fossero stati i casi di Ariano Irpino, Sala Consilina ed alcuni problemi in residenze per anziani, saremo molto al di sotto di questi dati. Nonostante tutto siamo al di sotto delle previsioni”.
Un dato incoraggiante arriva dai numeri dei ricoveri in terapia intensiva che non sono aumentati. Secondo alcuni virologi è “possibile che il virus abbia perso in qualche modo la sua aggressività. Per ora si tratta di una speranza, ma attendiamo riscontri scientifici”. Per De Luca in Campania si sono fatti miracoli realizzando “Ospedali Covid ad Avellino, Boscotrecase, salerno e Loreto Mare. A questo si aggiungono gli ospedali modulari di Napoli, Caserta e Salerno. In altre parti d’Italia lo hanno fatto in 15 giorni, noi lo facciamo in 10 ma senza ammuina“. Non manca un attacco da parte del governatore della Regione Campania che dice: “Queste cose se lo devono ricordare chi in Campania si alzano la mattina per sproloquiare. Oggi c’è assoluta tranquillità per ricoveri e posti di terapia intensiva”.
Mai abbassare la guardia
Secondo De Luca in questi giorni ci sono stati “rilassamenti intollerabili. C’è ancora troppa gente in strada” e la paura si sposta alle festività pasquali: “Lancio un appello affinché non ci siano assembramenti per attività religiose, come accaduto a Sala Consilina ed Atena Lucana”. Altro argomento toccato è quello delle carceri: “Bisogna fare una valutazione attenti, perché si rischiano di avere focolai preoccupanti”.
Intanto si parla di Fase 2 che “sarà possibile solo quando la Fase 1 sarà veramente terminata. Se accelerassimo il processo aprendo le attività in maniera indiscriminata, rischieremo di affossare l’economia anziché farla riprendere, poiché a quel punto la chiusura dovrebbe durare molti mesi“.