Crisi Oma Sud: lavoratori bloccati, la Fiom chiede tavolo al Mise

Centoventi operai senza prospettive e con il contratto appeso ad un filo, è la crisi della Oma Sud, azienda che opera nel settore aeronautico. La Fiom ha chiesto un tavolo al Mise, ma per ora le prospettive sono ancora tutte da definire

Gli operai senza lavoro

Lavoratori altamente specializzati, la cui sorte è appesa ad un filo, bloccati in un limbo. La crisi dell’azienda Oma Sud di Capua, che ha costruito le sue fortune come produttore di forniture strutturali per velivoli, ha messo in pericolo il futuro di tantissime famiglie. Al momento i dipendenti sono in ferie forzate, ma non sanno cosa fare “sono bloccati perché sono dipendenti dell’azienda, quindi non possono essere assunti da altri e nemmeno sanno se dimettersi oppure restare al proprio posto” fa sapere Lorenzo Notarnicola della Fiom di Caserta, che sta seguendo la vertenza. Gli operai vantano migliaia di euro di crediti nei confronti dell’azienda che ha “bruciato tutti i tipi di ammortizzatori sociali”, ma nonostante tutto il futuro dei dipendenti è ancora tutt’altro che definito

La crisi ed il crash del nuovo velivolo

La crescita dell’azienda è dovuta soprattutto alla costruzione di parti strutturali per velivoli, che nel corso del tempo hanno consolidato il suo posto sul mercato. Poi c’è stata un’inversione di tendenza con la messa in cantiere della costruzione di tre prototipi di velivoli da cinque posti di fascia alta. Produzione cominciata grazie a decine di milioni di euro elargiti dal Mise, attraverso la legge 808 dell’85, normativa fondamentale per lo sviluppo del settore. Con questi soldi la società ha costruito i prototipi andandosi ad immettere su un mercato nuovo, uno di questi è stato anche venduto in India, ma il velivolo al ritorno dal viaggio di presentazione ha avuto un guasto è si è schiantato sul suolo egiziano. Fortunatamente non ci furono morti, grazie alle capacità del pilota. “Lo stravolgimento del piano industriale ha fatto morire le commesse per la produzione di forniture, che era il core business della società, in questo modo l’azienda è quasi morta” fa sapere Lorenzo Notarnicola.

Il tavolo al Mise

Per cercare di trovare una soluzione la problema la Fiom ha chiesto durante una riunione alla prefettura di Caserta, un tavolo al Ministero dello Sviluppo. “Nell’area di Capua ci sono altre aziende che operano nel settore aeronautico e magari vorremmo capire se ci sono le possibilità di acquisizione della Oma Sud, in modo da salvare centinaia di posti di lavoro e di grandi professionalità” dice il delegato Fiom.

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