di Fabio Mencocco
La manifestazione ad Afragola organizzata dalla Cgil, per ribadire il proprio no alla camorra e la vicinanza ai commercianti che hanno subito le intimidazioni della camorra, con otto bombe fatte esplodere negli ultimi venti giorni, ai danni di altrettanti esercizi commerciali, è stato anche il momento per fare il punto sulla revoca, da parte dell’amministrazione comunale di quasi il il 90% del bene confiscato Masseria Ferraioli.
I motivi della revoca
Il provvedimento, arrivato pare subito dopo la visita del vice premier Salvini, scattato per la masseria ‘Antonio Esposito Ferraioli’ da parte del Comune, guidato dal sindaco Claudio Grillo, è stato deciso con un atto del dirigente comunale ai lavori pubblici, il quale sulla base di una comunicazione municipale ha bloccato le attività su tre particelle (circa il 90% della proprietà), sostenendo che le particelle contestate erano solo sequestrate e non confiscate. Attualmente sul terreno, assegnato con comodato d’uso gratuito a febbraio 2017 e gestito da una Ats di cui fanno parte anche Libera e Cgil Napoli, ci sono in corso progetti Pon.
Le perplessità di Libera e Cgil
Dopo la revoca del bene più grande dell’area metropolitana di Napoli, gli atti sono già stati portati in procura e sulla vicenda sono intervenuti anche i responsabili di Libera che esprimono “preoccupazione per quanto accaduto”. “Particolare apprensione desta il fatto che questo atto avviene in un momento delicato per la città di Afragola, colpita dalla violenza delle bombe delle ultime settimane”. Sul bene erano in corso numerosi progetti come i 120 orti urbani, che sono diventati “occasioni di riscatto per un territorio martoriato dalla criminalità organizzata”. Inoltre grazie ai Pon Legalità, potrebbe partire la “ristrutturazione della Masseria per la realizzazione di una casa di accoglienza per donne e minori vittime di violenza” fanno sapere i responsabili di Libera che sperano che si faccia “immediatamente chiarezza”. In una nota Flai Campania e Flai Napoli, che hanno sfilato in piazza questa mattina, fanno sentire la propria voce sulla questione masseria Ferraioli: “Con questo gesto l’amministrazione comunale vanifica il sacrificio di associazioni, sindacati e liberi cittadini che attraverso questo progetto ha dato un’occasione di riscatto a tanti giovani e donne vittime di violenza, attraverso il progetto finanziato da Costa Crociere”. E chiedono ufficialmente al sindaco di Afragola di ” dare un segnale forte da parte delle istituzioni revocando immediatamente il provvedimento”.